Tappa X: in memoria di una città distrutta
L'Aquila, Piazza della Basilica di Santa Maria Collemaggio, 22 marzo, ore 9.00
Sono passati quasi quattro anni dal sordo boato che ha inghiottito nel ventre della terra vite umane, palazzi, case. L'Italia è definita dalla protezione civile uno dei paesi a maggior rischio sismico del Mediterraneo. In 2500 anni il suo territorio ha subito più di 30.000 terremoti di media e forte intensità. Questo dato allarmante, però, non ha sollecitato attenzione, non ha svegliato le coscienze: la politica dimentica in fretta il dolore dei cittadini. Il centro storico dell’Aquila è ancora transennato e parzialmente inagibile, occupato dalle macerie. L'emergenza-abitazione ha portato alla creazione di quartieri dormitorio sprovvisti dei servizi necessari e, ciononostante, ad alto impatto ambientale, devastanti per l’equilibrio naturale. Il 25 febbraio 2013 sono ancora 21.945 le persone che hanno bisogno di assistenza da parte dello stato. E' per loro e con loro che Bios porta qui la camera ardente.